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SPAGNA 1936: L'UTOPIA SI FA STORIA
Spagna 1936: l'utopia si fa storia un film girato da aderenti alla CNT, sindacato anarchico spagnolo che nel 1936 contava un milione e mezzo di iscritti. Quando il 18 luglio di quell'anno le truppe fasciste insorsero, per instaurare una dittatura, fu proprio grazie alle donne ed agli uomini iscritti a questo sindacato che esse vennero battute. Poi, grazie agli aiuti di Mussolini e di Hitler al generale Franco, al boicottaggio delle democrazie occidentali e al tradimento della rivoluzione che Stalin e gli stalinisti di tutta Europa attuarono, la rivoluzione fu sconfitta con una guerra che fece un milione di morti. Fu così¬ instaurata in Spagna una dittatura sanguinaria che durò quasi quarant'anni. Oggi in pochi ricordano la rivoluzione sociale spagnola e le sue realizzazioni pratiche. Comunità agricole e industriali in cui almeno tre milioni di persone dimostrarono con la pratica che si poteva autogestire la propria vita, che si poteva vivere senza stato e senza padroni. In questi tempi bui di pericolosa involuzione autoritaria è estremamente necessario togliere dal dimenticatoio questa vicenda storica rivoluzionaria e senza precedenti, sbattendola in faccia a chi è interessato solo alla conquista del potere politico ed ai privilegi che dal governo si ricavano.


Erich Muehsam Poeta Anarchico tedesco fu impiccato nella notte dal 9 al 10 luglio 1934 nel campo di concentramento di Oranienburg. In occasione dell'anniversario esce il suo testamento politico : "Anarchismo e Comunismo"


Elisée Reclus (1830-1905)
Di "geografia sovversiva", a proposito di Elisée Reclus, si può parlare in almeno due sensi. Nell'uno – più proprio – perché Reclus, oltre a essere un grandissimo geografo, è stato anche un notissimo "sovversivo", comunardo dapprima e anarchico poi, e autore di articoli e opuscoli rivoluzionari. Ma si può parlare di geografia sovversiva reclusiana anche in un altro senso, più "disciplinare". Reclus sovvertì letteralmente la geografia: fu uno dei geografi – probabilmente il più geniale – che portò la disciplina geografica da una concezione prevalentemente fisica e politica a una concezione in cui gli elementi fisico-naturali sono strettamente intrecciati a quelli sociali e antropologici. Un vero e proprio "ecologista sociale" ante litteram, secondo John P. Clark, curatore del volume.



Scienza e Anarchia
Pëtr Kropotkin, russo di nascita ma internazionale per vita e vocazione, è considerato uno dei padri fondatori dell'anarchismo. Ma è stato contemporaneamente anche un noto scienziato. Ancor oggi le riflessioni e le ricerche di Kropotkin sono considerate fondamentali per discipline come la geografia sociale, l'urbanistica e l'ecologia. In quest'antologia Berti ha scelto e presentato i brani più significativi del pensiero di Kropotkin, tratti dalle sue opere principali come La scienza moderna e l'anarchia, Il mutuo appoggio, L'etica, Campi, fabbriche, officine. Ne esce un ritratto complessivo di questo scienziato anarchico e delle sue riflessioni sulla rivalutazione eco-territoriale della piccola industria e dell'integrazione agro-industriale, su alcune proposte educative riprese dalla pedagogia più avanzata, e soprattutto su una rettifica (oggi ampiamente riconsiderata a vari livelli scientifici) delle teorie darwiniane sull'evoluzione in chiave simbiotica e mutualistica: un tentativo forte di fondare "naturalmente" l'etica.



Eutanasia dello stato
William Godwin è forse il più grande pensatore radicale inglese, tanto radicale da essere classificato tra i pionieri del pensiero anarchico. E in effetti, deluso dalla rivoluzione francese e dalla dittatura giacobina, elaborò un ordinamento sociale fondato sul decentramento amministrativo e giudiziario, sulla costruzione di libere comunità indipendenti e sull'abolizione del governo centrale. Il progetto da lui delineato, a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, è quello di un mutamento graduale di liberazione della società dallo Stato, fondato sulla maturazione di un'etica insieme individualista e comunitaria. Questa antologia offre per la prima volta una scelta dei più importanti scritti teorici di Godwin, oltre a un'accurata analisi dell'influenza che ebbe ai suoi tempi e sul pensiero anti-autoritario successivo, sino ai nostri giorni.




L'evoluzione del pensiero anarchico
Con il titolo “Gramsci è morto” Eleuthera manda in libreria un volume sulla geografia internazionale dell’anarchismo e dei “nuovi movimenti”. Di seguito la parte iniziale dell’introduzione, riprendendone il titolo.



"La strategia della lumaca"
La casa è di chi l'abita

La strategia della lumaca è quella che gli abitanti di un
palazzo messo sotto sfratto mettono in atto per
difendersi dalle illecite furbizie del potere e della
burocrazia in un quartiere popolare di Bogotà.
La soluzione sembra impossibile, la resistenza sprecata.
Ma nelle assemblee che scandiscono l'evoluzione della
storia, quando i cavilli giuridici sono finiti e i destini
sembrano segnati, la scelta dell'autogestione ridona
speranza ai protagonisti e la stessa riunione costante
degli abitanti, decisi a resistere ai soprusi dei padroni,
prende le caratteristiche chiare di una visione libertaria
della proprietà abitativa. Le soluzioni spesso sono più
semplici di quello che sembrano, e più a portata di mano
di quanto si voglia credere. Non ci sono altre possibilità
se non quella proposta dal vecchio reduce della
rivoluzione spagnola, perché alla casa non si può
rinunciare quanto non si può rinunciare a respirare.
Il tono sognante da commedia surreale e la chiara
esposizione di una pratica vincente di
autogestione dal basso, sono la vera forza del
film e ne fanno una piccola fiaba libertaria.
Di Sergio Cabrera 1993 Colombia





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