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venerdì 9 luglio 2010

Fiction-Corti-Film

Droghe in movimento
Culture extreme
Controllo Sociale
ProjectAnarchoCortoMetria
Come evitare il blocco di megavideo al min.72



Fuori Vena
(Tekla Taidelli)


Un film sulla tossicodipendenza e sull'uso-abuso di droghe, ambientato nella realtà giovanile di Milano e Bologna, liberamente inspirato da una storia vera, con attori tutti presi dalla strada. Quando l'ago non penetra la vena si verifica il pericoloso fenomeno del fuori vena. Se la sostanza da iniettare è tossica arriva nei tessuti vicini alla vena che si ammalano. La pelle si necrotizza e si formano ferite aperte, infezioni e ulcere. L'esordio nel lungometraggio di Tekla Taidelli è un viaggio nel mondo dei giovani che vivono "fuori": fuori dagli schemi imposti dalla società, fuori dalla normalità imperante, fuori dai binari prestabiliti. Un viaggio ai margini della società a bordo di corpi marginali che conducono esistenze al limite, fuori dal tempo scandito da lancette a forma di siringhe e dentro il tunnel della droga in fondo al quale si intravede soltanto un barlume di speranze spezzate. Questo e molto altro è Fuori vena: il racconto di giovani tossicodipendenti milanesi, la vita ai margini dei traveller di Bologna (un gruppo di persone che passa da un rave party all'altro e vive nei camion) ma soprattutto una storia d'amore tenera e senza speranza come poche altre volte si è visto sullo schermo. Quattro giorni di vita intensa tra la punk Tekla (figlia di genitori borghesi ha scelto di vivere in mezzo alla strada, vive una vita al limite ma senza mai oltrepassarlo) e Zanna il tossico che invece il limite l'ha superato da un pezzo imboccando una strada apparentemente senza ritorno, complici amicizie sbagliate e falsi "eroi" del quartiere. Un incontro che si fa scontro ed è subito amore disperato i cui protagonisti non sono né angeli caduti dal cielo né ragazzi gentili, ma persone "normali" che vivono appieno i problemi dei giovani che rappresentano. Nonostante gli scarsi mezzi a disposizione emerge l'idea di cinema di Tekla, oscillante tra fiction e documentario, tra finzione e realtà, tra astrattezza e quotidiano con attori presi dalla strada e divertenti siparietti architettati con ironia e gusto per il nonsense.
Tekla Taidelli milanese di nascita lascia casa a 18 anni per vivere in una cascina occupata alla periferia del capoluogo lombardo. Riversa la sua esperienza in due documentari: Sbokki di vita e Noise P-Ratin Act (2001). Il suo primo lungometraggio è Fuori vena (2005), in cui è anche attrice.
Fuori Vena (Tekla Taidelli)



5 Euro
(Tekla Taidelli)
La vera protagonista del film è la banconota di 5 euro dove una strega ha scritto i numeri vincenti del super enalotto, che gira in una notte Milanese di mano in mano, mentre un avvocato cocainomane, pieno di debiti, la insegue per giocarsi i numeri e coprire il rosso in banca.
Lo scambio del soldo è il pretesto per vedere la città che non tutti conoscono o fingono di non vedere.
Città di un nazi skin stuprato da travestiti (fatto di cronaca realmente avvenuto), di due gay che lo soccorrono, di un padre di famiglia in Mercedes che va con un ragazzino, che batte per mantenere una madre alcolizzata perché il padre è un clochard.
Milano sinonimo di cocaina.
Ragazzi ‘pettinati' pippano, perché è la moda.
Giovani ‘zarri' di periferia per reggere il turno di notte, come il tassista, altri per andare in serata.
Lo sbirro corrotto passa la notte a sequestrare le buste di cocaina per sniffarsele.
Attraversando tutta la giungla della notte milanese, con tanto di catenate del nazi skin, l'avvocato arriva sempre un minuto dopo che la banconota venga spesa, fino a perdere per sempre le sue tracce, quando viene regalata ad un tossico nella farmacia dove i due gay stanno comprando i preservativi.
La notte finisce nella disperazione dell'avvocato che sognava i numeri vincenti che verranno giocati dal clochard, perché un bimbo gli ha regalato i 5 euro magici che ha trovato per terra strappati dopo una rissa tra tossico marocchino e sbirro corrotto.
Il clochard quando esce tutto elegante dalla banca con la vincita, 500 mila euro, in una valigetta, viene rapinato dallo ‘zarro' con lo scooter, che a sua volta verrà fermato dal solito sbirro corrotto che gli ruba la valigetta.




Sbokki di vita
( Tekla Taidelli)

Un viaggio attraverso la realtà illegale e ribelle dei punk milanesi, vista dall'occhio amico di chi non giudica, con l'urgenza di spiegare questi animi alternativi. Sicuramente ai margini della “normalità”, incazzati e incoscienti, ma anche luminosi, limpidi. Più veri.
DICHIARAZIONE DELL'AUTRICE: Si puó vivere di quello che la società butta. Dalle cento lire, ai panini che avanza Mc Donald's, ai materassi e divani che ti scaricano in faccia, fino alle fabbriche e alle cascine abbandonate.
Occupare un posto decrepito e renderlo vivo con rave e spettacoli, semplicemente è esprimersi.
Si puó vivere fuori dalle rotaie, dalle finte stabilità.
Questa per me è una A cerchiata.
La tua anarchia te la crei tu dentro di te, fottendotene di chi te la butta in culo ogni giorno e cercandoti la tua libertà.
Io ho scelto di essere la fottuta cicala piuttosto che la stronza formichina illusa.



Hydra
Controllo Globale

Hydra è il secondo cortometraggio in co
llaborazione con l'Ass.ne Kentu e sviluppa la tematica del controllo globale (vedi Echelon ), caratterizzato da un fortissimo sviluppo tecnologico, che di fatto permette un dominio maggiore di quello ipotizzato da George Orwell in “1984”.
Realizzare Hydra è costato un anno e mezzo , iniziato nell'estate del 1999, e finito nel dicembre del 2000, data della presentazione ufficiale.
Il cortometraggio vuole sviluppare la tematica del controllo sociale nel nostro tempo, caratterizzato da un fortissimo sviluppo di tecnologie . E' per questo che riportiamo qui alcune riflessioni. Storia: Nel futuro prossimo una giovane cagliaritana (Sara) non si arrende alla morte del ragazzo (Andrea) apparentemente avvenuta per un banale incidente. Nelle indagini che conduce da sola entra in un mondo a lei sconosciuto che la porterà a fare una esperienza che la cambierà. Documentazione di backstage Proprio perchè questo progetto è stato concepito come un progetto aperto e in continua evoluzione, abbiamo cercato di curare tutti gli aspetti legati alla documentazione sulla sua realizzazione, che crediamo sia utile a chi voglia intraprendere una iniziativa analoga, oltre che per coloro, qualora lo ritenessero interessante, vogliano contribuire allo sviluppo o alla modifica del film stesso. Per questo è stata curata anche una sezione dedicata alle foto di backstage di scena, alla realizzazione di un carrello cinematografico, alle problematiche del montaggio digitale/analogico oltre che a tutta quella documentazione "standard" che risulta utile nella realizzazione di un produzione cinematografica. Inoltre potete vedere anche alcuni estratti di backstage delle riprese direttamente in linea in questa sezione.
Oltre al capitolo
“Gli effetti di Hydra”effetti speciali, potete visitare la sezione “I luoghi di Hydra” , un viaggio attraverso le location della città di Cagliari scelte per il corto.

Questo corto ha testi, musiche e immagini coperti da licenza open source, per cui chi volesse cimentarsi nella creazione di un derivato potrebbe sfogarvi sopra ogni istinto creativo.

La versione originale è disponibile in formato super video cd scaricabile liberamente dalla rete p2p.





WOLFHOUND
Daniele Marconcini-Andrea Zanoli

WOLFHOUND, cortometraggio diretto dai registi Daniele Marconcini e Andrea Zanoli che ha vinto il primo premio al Nonantola Film Festival 2009.
Montaggio frenetico, flashback inseriti in maniera intelligente, atmosfera decadente in un futuro post-punk, sono tutti elementi che permettono di creare un ritmo indiavolato nei quasi cinque minuti di pellicola. Aggiungete una originale rivisitazione del classico tema del mad-doctor e avrete un efficace condensato di idee portato in video con una cura da videoclip. Notevole il fatto che WOLFHOUND sia stato girato in sole 96 ore, appositamente per il festival.



SEMELLE

Daniele Marconcini-Andrea Zanoli

Semelle, interessante cortometraggio diretto da Andrea Zanoli e Daniele Marconcini; registi che già avevano notevolmente impressionato con le atmosfere intrise di citazioni postpunk del loro primo cortometraggio WolfHound.

Semelle è un prodotto girato e montato in 5 giorni nel giugno 2009, che si è classificato terzo al festival Location Piacenza 2009 svoltosi dal 13 al 19 Giugno 2009.





Abajo Habama

Terence Piard

Havana, due ragazzi cubani sono alle prese con le dinamiche del loro pusher, il padre di quest'ultimo li aiuta a modo suo. uno dei ultimi cortometraggi di Terence Piard, recentemente scomparso a tenerife (2004), sulla realta giovanile alla havana , uno spaccato comico che lega la spensieratezza adolescenziale con la realtà degli adulti.
Abajo Habama

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